L’rc auto, croce e per niente delizia degli automobilisti italiani (visti i costi pesantissimi) è obbligatoria per legge, lo sappiamo. Quello che molti non sanno è che però non è un prodotto standard, cioè non è preconfezionata: all’interno della categoria rc auto esistono una serie di particolarità che la rendono “variabile” e acquistabile con ponderatezza. Quali sono i driver su cui si può agire per tarare al meglio l’rc auto al momento della stipula?
Prima di tutto va considerato il massimale della polizza, che non è una cifra fissa; ma è quella cifra massima che entra in gioco non appena intervenga un danneggiamento a terzi. In sostanza, la copertura del massimale deve coprire i danni eventuali che siano procurati a terzi altrimenti, in caso di incidente, si rischierebbe di pagare intaccando il proprio patrimonio. Per quanto riguarda il massimale è bene verificare che la polizza non preveda alcuna possibilità di rivalsa nei casi di guida in stato d’ebbrezza, con la patente scaduta o senza aver allacciato le cinture di sicurezza. In secondo luogo la polizza si può modificare in base all’età applicando, per esempio, la clausola della “guida esperta”, vincolo all’uso dell’auto solo per conducenti di determinate fasce d’età (in genere 23 o 26 anni) in possesso della patente da almeno due anni. Un altro driver utile a contenere i costi dell’rc auto è scegliere le polizze che prevedono la riparazione dell’auto presso una carrozzeria convenzionata: in casi come questo il pagamento è diretto senza che ci sia ulteriore esborso di denaro a meno che sia prevista una franchigia.
Un’altra discriminante che incide sull’rc auto è l’installazione di un box satellitare che funzioni da antifurto e da salvavita: l’automobile viene usata con un codice personalizzato facendo diminuire le probabilità di furto e in caso di guasto e di incidente la localizzazione avviene immediatamente con la centrale operativa in gradi di inviare i soccorsi. A favore del consumatore vi sono anche alcune norme di legge: chi compra un’auto nuova o una usata può stipulare la sua polizza sfruttando la classe di merito più favorevole prelevata dall’auto che aveva prima o di quella di un suo famigliare. Conoscendo i meccanismi che sottendono al calcolo dell’rc auto, si può recuperare laclasse di merito dopo che si stato provocato con colpa un incidente: in questo caso, al momento del rinnovo della polizza, il cliente tramite l’agente assicurativo può fare richiesta a Consap, la Concessionaria dei servizi assicurativi, dell’importo del sinistro, decidendo di pagarlo direttamente e rientrando così nella classe di bonus.
FONTE: http://www.assicurazione.it
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